Molti dei luoghi comuni e delle false credenze sul fenomeno della violenza contro le donne si annidano in un razzismo latente e spesso inconsapevole. Spesso l'ignoranza rispetto alle culture lontane porta a classificarne alcune come più violente o irrispettose nei confronti delle donne.
Risulta quindi importante mostrare quali siano le nazionalità di provenienza di vittime e assassini, per sfatare il mito che vede nello straniero il maggiore colpevole.
Dalle tabelle sottostanti scopriamo infatti che nel 75% dei casi l'assassino è di nazionalità italiana. Considerando che nel 9% circa dei casi la nazionalità dell'assassino non è disponibile, rimane solo un 16% di casi in cui l'autore del femminicidio è di origine straniera.